lunedì 28 novembre 2011

Da "Il Sole 24 ore", "I rischi della lettura"

Interessante (e impegnativo) articolo tratto da un intervento del critico Alfonso Berardinelli a Urbino al convegno «Dal progetto di lettura di Carlo Bo alla lettura nell'era digitale», lo trovate qui.

Fonte: Il sole 24 ore online

mercoledì 23 novembre 2011

Corrado Augias, Vito Mancuso - Disputa su Dio e dintorni

Ho avuto la possibilità qualche tempo fa di seguire la trasmissione "Le storie - diario italiano" sul "terzo canale" all'ora di pranzo. Ospite di quella puntata era Vito Mancuso, teologo cattolico e autore, qualche anno fa, di un libro con il giornalista Corrado Augias.
Sono andato a recuperarlo in biblioteca e l'ho letto piacevolmente. Si tratta di un dialogo botta e risposta, pieno di riferimenti filosofici, letterari, religiosi tra Augias, portatore, manco a dirlo, di una visione più "illuminista", e Mancuso, portatore di una visione di fede anche se non sempre, per sua stessa ammissione, pienamente nel solco del magistero della Chiesa Cattolica.
La mia impressione generale è che, nella disputa, sia più il teologo a mettere "farina del proprio sacco" e più originalità nelle idee. Augias probabilmente, portato su un terreno (quello della fede) non suo, si limita a riportare, peraltro con garbo e il giusto piglio critico ma costruttivo,  posizioni e concetti perlopiù già conosciuti ai più.

Douglas Lindsay - La bottega degli errori

Dopo aver letto "Il monastero dei lunghi coltelli" ed esserne stato piacevolmente colpito, ho ordinato online il libro che cronologicamente lo precede, ovvero "La bottega degli errori". Sapevo più o meno cosa mi aspettava a livello di stile e di trama, visto che alcuni elementi erano stati dati durante la lettura del primo libro, senza però guastare la "suspance".

Devo dire però che in parte sono stato deluso, poichè rispetto a "Il monastero dei lunghi coltelli", questo libro è meno brillante, ironico, e anche la stessa trama è meno coinvolgente.

Il mio post precedente su Lindsay lo puoi trovare qui.

lunedì 24 ottobre 2011

Francesco Guccini - Non so che viso avesse

"Non so che viso avesse... " è il famoso incipit de La Locomotiva, canzone sentita e risentita in tutte le salse e con la quale Francesco Guccini chiude ogni concerto, anche il concerto di Padova di alcuni anni fa a cui ho avuto  il piacere di assistere.

Il libro è diviso in due parti: nella prima, scritta dal cantautore, viene presentata sotto forma di piccoli capitoli l'infanzia, la famiglia, la campagna, gli inizi, e qualche particolare della carrieria di Francesco; nella seconda, scritta da Alberto Bertoni, si ripercorre più "didascalicamente" la lunga discografia con approfondimenti sulle canzoni più popolari come "L'avvelenata" e "Eskimo", solo per citare le mie due preferite tra tutte.


Da "ragazzo di città" quale sono io, ho trovato particolarmente simpatici i racconti dell'infanzia nella campagna di Pavana. Sarà perchè ho sempre cercato nei dintorni della mia città posti come quelli dell'infanzia di Guccini...

Charles Bukowski - Pulp

In camera di mio fratello a Barcellona c'era questo libretto, noto ai più ma a me personalmente sconosciuto. L'ho iniziato durante quei quattro giorni da turista e, non avendolo terminato, l'ho ri-comprato a Padova.

Ironico, stralunato, è una lettura molto piacevole e scorrevole. Per chi non lo avesse ancora letto consiglio vivamente. Si accettano invece consigli di lettura relativi allo stesso autore.

giovedì 20 ottobre 2011

Ballata per Fabrizio De André - Sergio Algozzino

Graphic novel (fumetto) ispirata ai personaggi delle canzoni di Fabrizio De Andrè. La prostituta, il bombarolo, il giudice, il gorilla, Tito, il pescatore, Marinella, e gli altri personaggi delle canzoni si trovano a vivere di vita propria, e gli rendono omaggio dopo la sua scomparsa.

giovedì 8 settembre 2011

Il monastero dei lunghi coltelli - Douglas Lindsay

Il Benjamin Malaussène degli scozzesi?
L'ho scovato per caso in un angolo della Feltrinelli. Ho letto la quarta di copertina e mi ha subito incuriosito...

E la curiosità è stata premiata, è un bel romanzo che si fa leggere con molto piacere!
E' un noir (coltelli, forbici, teste sgozzate, mani tagliate) condito da un brillante e sempre presente humor "all'inglese" che però non toglie nulla alla consistenza della trama misteriosa, da "giallo", e nemmeno alla suspance dei momenti topici della narrazione.

La storia, brevemente, è quella di due poliziotti scozzesi, sulle traccie di un serial-killer, Barney Thompson. Quest'ultimo però è ben lontano dal ritratto del classico criminale... è un barbiere, che per varie vicissitudini si è trovato a dover scappare dalla legge per dei crimini che ha commesso (o che gli sono stati affibbiati). Un capro-espiatorio, quindi, alla malaussène-maniera.

Da leggere.

venerdì 5 agosto 2011

Isaac Asimov - Notturno


Cosa succederebbe se fin dall'alba della civiltà gli uomini non fossero abituati al buio della notte e al luccicare delle stelle? Domanda forse banale per alcuni, ma non per gli habituè della fantascienza. E infatti da questa domanda Isaac Asimov ha ricavato un racconto prima (1941) e un libro poi (1990), scritto a quattro mani con Robert Silverberg.
Romanzo un pò atipico per certi versi, rispetto al "pensiero" asimoviano.
Mi contraddiranno forse i puristi asimoviani, ma ho trovato in questo libro pochi elementi del positivismo (inteso in senso positivo, fiducia nell'uomo e nella sua scienza) tipico di altri cicli, anzi, il finale, è totalmente distante da questo taglio e invece si affida a una specie di "pragmatismo" simil-religioso per governare un'umanità che "naturalmente" tenderebbe verso la divisione e il caos.
Ad ogni modo il libro è consigliatissimo; sicuramente per la prima parte avvincente per il solito (e solido) intreccio misterioso asimoviano, un pò meno per la seconda parte post-apocalittica.

Brian Greene - L'universo elegante


Libro di divulgazione scientifica, astenersi non interessati al genere! L'autore, senza usare formalismi matematici e concetti troppo estranei ai "profani" della fisica moderna, tenta di introdurre i fondamenti della "Teoria delle Stringhe", ovvero un tentativo di risposta a quella che a tutti gli effetti è La Sfida della fisica contemporanea: l'unificazione tra la meccanica quantistica (che vale nell'immensamente piccolo) e la teoria della relatività generale (che vale nell'immensamente grande).
Tentativo di risposta, appunto, perchè nel mondo accademico ancora presenta molti aspetti che i fisici osservano con perplessità.
Da salvare, ad ogni modo, nel libro, l'introduzione appunto alla problematica. Anche un profano non può fare a meno di apprezzare l'appassionante susseguirsi di teorie e passi avanti della scienza moderna.

Isaac Asimov - I Robot e l'Impero


Dopo un luglio di silenzio (nel blog, ma non nelle letture...) torno con qualche lettura da condividere.
"I Robot e l'Impero" è un libro del 1985 (quindi molto più recente dei libri recensiti precedentemente in questo blog), il quarto libro del ciclo dei robot.
I protagonisti sono i robot Daneel Olivaw e Giskard Reventlov, che ovviamente hanno un mistero su cui indagare e vari mondi da visitare prima di scoprire finalmente l'arcano che nasconde il pianeta Solaria.
Il libro è abbastanza lunghetto e non troppo travolgente nel ritmo. La parte più corposa e interessante del libro viene giocata sui dialoghi, soprattutto tra i due robot, che passetto dopo passetto, ragionano sulle tre leggi della robotica e... come dei veri umani, riescono ad andare oltre. Il resto non ve lo racconto, perchè è il mistero da scoprire!

Fuori registro - Domenico Starnone


E' il primo libro di Domenico Starnone che leggo. Mi sono interessato alla lettura dopo aver visto durante l'inverno la miniserie tv con protagonista Luciana Littizzetto nei panni (per lei familiari...) di una professoressa di una scuola superiore alla presa coi suoi studenti, i suoi figli, coi suoi colleghi... in quel mondo immensamente grande che è stato, per tutti credo, la scuola superiore.
Tema che è stato letto, riletto e straletto da intere serie di film, di libri, di canzoni; tema che però non finisce mai di interessarmi, se letto nella chiave giusta. Perchè forse, le superiori, alla fine, sotto sotto, almeno per me, non finiscono mai....

giovedì 23 giugno 2011

Isaac Asimov - Il tiranno dei mondi


Il tiranno dei mondi (titolo originale The Stars, like dust) è il romanzo che segue la pubblicazione (1950 - 1951) di Paria dei cieli. Questi due libri, assieme a Le correnti dello spazio, fanno parte del cosiddetto Ciclo dell'Impero.
Come impianto narrativo, secondo me, molto è simile a Paria dei cieli. Anzi, di più, pur nella diversità della trama, ho notato una quasi-simmetria nei tre personaggi principali e in parte anche nella loro nemesi. La lettura, come per quasi tutti i libri di Asimov, è molto piacevole e coinvolgente, anche se non è sicuramente il romanzo meglio riuscito dello scrittore di origine russa.
Attenzione, infine, al colpo di scena finale.

lunedì 13 giugno 2011

Libera nos a malo


In questo libro Luigi Meneghello esplora, con il consueto humor, la lingua dell’infanzia (la sua infanzia), e con essa gli ambienti, i poveri eroi, i linguaggi dell’epoca: dai mass-media, al fascismo, al latino della Chiesa di allora.
Meneghello è maestro di stile: nei romanzi come nella vita. Partigiano (appartenente al Partito d'Azione), professore universitario, auto-esiliatosi (per 60 anni circa) dopo la seconda guerra mondiale in Inghilterra ad insegnare letteratura italiana.
Dopo essere tornato in Veneto negli ultimi anni di vita (per "motivi personali") muore nel 2007. Risale all'anno prima della morte questa bellissima intervista a "Che tempo che fa" che vi segnalo al seguente link, da cui traspare tutta la sua finezza, riservatezza, educazione, e profonda ironia, doti sempre più rare da trovare.

martedì 7 giugno 2011

Isaac Asimov - Paria dei cieli


Sono particolarmente legato a questo libro dell'Asimov degli esordi (1950) perchè è il primo libro di fantascienza che ho letto nella mia vita. Ricordo ancora molto bene chi, in prima liceo, me lo ha consigliato e anche prestato. Un saluto quindi a Tommaso Pitzorno.

Isaac Asimov - Nemesis


Ritorno all'ovile con un narratore delizioso: Isaac Asimov. Prima di rituffarmi (eventualmente) per l'ennesima volta nei cicli (robot - impero - fondazione) sono partito da un libro per me nuovo. "Nemesis" è una storia indipendente dai cicli e tratta perlopiù di un tema ben noto agli appassionati di fantascienza: la colonizzazione dello spazio. Consiglio, piacevole lettura.

sabato 16 aprile 2011

Dialetto


Nel giorno e mezzo di vacanzina che ci siamo concessi sul lago di Garda, ho letto un altro libretto di Camilleri del commissario Montalbano. Tipica lettura di villeggiatura... ha aiutato a sentirsi in vacanza. La cosa che mi piace di più dei libri di Montalbano è, strano a dirsi per una lettura, il "suono" del dialetto siciliano nei dialoghi e nelle descrizioni. Nel caso di Camilleri, è un dialetto molto "addolcito" all'italiano, sono solo alcune parole, che perlopiù si ripetono permettendoti di imparare facilmente dal contesto il significato.

Ad ogni modo trovo molto spesso che l'uso del dialetto nei romanzi sia una "marcia in più" per lo scrittore (ovviamente se lo sa usare adeguatamente) per descrivere posti, sensazioni, stili e punti di vista.

A Camilleri quindi associo (a mio personale piacere, e superficialità...) alcuni scrittori che hanno inserito positivamente il dialetto nelle loro opere: innanzitutto, da parte di un veneto come me, non posso non iniziare da Luigi Meneghello. E Carlo Emilio Gadda con sul pasticciaccio di dialetti e parlate.

Se volete aggiungere qualche autore particolarmente degno di nota, accetto consigli e suggerimenti.

Acquisti #3

Nella libreria Giunti di Salò (sul bel lungolago bresciano del Garda) mi hanno ispirato un paio di titoli:
  • Qualcosa di così personale, Card. Carlo Maria Martini
  • Il volto e l'anima della natura, Flavio Caroli
entrambi da Mondadori. Nel primo, che devo ancora leggere, penso si parli di meditazioni del cardinale sulla preghiera (qualcosa di così personale, appunto...).
Il secondo, che ho già divorato e che merita un post a parte, è un piccolo saggio sulla rappresentazione della natura nel corso della storia dell'arte.
L'autore è famoso perchè partecipa alla trasmissione di Fabio Fazio con degli approfondimenti su pittori, scultori e movimenti artistici, magari l'avete già visto qualche volta.

OT: LaMalabanda in concorso


Un off topic (ma fino a un certo punto... ) per promuovere la partecipazione al concorso musicale "123prova" della buona vecchia Mala. La canzone con la quale partecipiamo si intitola "La mano di un peccatore", ed è farina del sacco del buon Edoardo, musicata e arrangiata un po' da tutti, Malabanditi vecchi e "correnti". Potete ascoltarla online, votare e lasciarci un commento qui sul sito del mattino.
Il testo integrale, che posto come "consiglio di lettura" (e per questo motivo pienamente in linea con la mission del blog...) invece lo trovate nel primo commento.

mercoledì 23 marzo 2011

Come mi batte forte il tuo cuore


Ho letto volentieri questo libro di Benedetta Tobagi che vi segnalo e aggiungo immediatamente agli 11 libri per il 2011. Benedetta è quasi una mia coetanea (1977), ed è la figlia del giornalista Walter Tobagi, assassinato negli anni bui del terrorismo. Benedetta aveva 3 anni quando il papà è stato ucciso, e questo libro racconta il suo punto di vista. E il suo conoscere suo padre nell'unico modo che le è stato dato, ovvero leggendo i suoi articoli, le sue lettere, i suoi lavori.

Pensavo questo, leggendo il libro. Pensavo a Benedetta, a Giovanni Bachelet, a Agnese Moro, a Mario Calabresi e a quella generazione di figli delle vittime delle stragi che quella maledetta stagione ci ha consegnato, dai quali abbiamo grandi testimonianze di senso dello stato e fiducia nelle istituzioni civili.
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venerdì 18 marzo 2011

Sette esperti di SF in cerca di un classico

La fantascienza è uno dei miei generi preferiti, da tempo. Vi segnalo un bello speciale sul portale fantascienza.com. Hanno chiesto ad alcuni esperti di indicare tre classici della fantascienza, da leggere o rileggere, e indicarne le motivazioni.

Immodestamente, ci provo anche io, infilandoci anche qualche "outsider"...

Tra i romanzi Dune di Frank Herbert, Il ciclo della fondazione di Isaac Asimov. Tra i fumetti, La saga dei tecnodroidi del buon Nathan Never bonelliano e, a sorpresa, la trilogia di Xadhoom di PK.

lunedì 7 marzo 2011

Libri usati


In continuità col post precedente, oppure, per qualcuno, in ripetizione, ho comprato a una asta benefica due favole di Pennac, "Abbaiare stanca" e "Lo sguardo del lupo". Sono usati. Hanno un bel giallino che si confonde con il colore dell'edizione Salani (gli Istrici). Dentro a uno dei due ho pure trovato un santino, un'immagine classica di Don Bosco.

Credo che i libri usati abbiano un fascino ...qualcosa in più dei libri nuovi. Faccio eco delle parole dell'incipit di Tre Cavalli, Erri de Luca:

Leggo solo libri usati.
Li appoggio al cestino del pane, giro pagina con un dito e quella resta ferma. Così mastico e leggo.
I libri nuovi sono petulanti, i fogli non stanno quieti a farsi girare, resistono e bisogna spingere per tenerli giù. I libri usati hanno le costole allentate, le pagine passano lette senza tornare a sollevarsi.

sabato 12 febbraio 2011

Signor Malaussène e La passione secondo Thérèse


Ho terminato la ri-lettura dell'intero ciclo detto "di malaussene" dello scrittore francese Daniel Pennac. Per la precisione, fanno parte di questo ciclo: "Il paradiso degli orchi", "La fata carabina", "La prosivendola", "Signor Malaussene", "Ulime notizie dalla famiglia", "La passione secondo Therese". Da le "Ultime notizie.." è stata anche tratto uno spettacolo teatrale con Claudio Bisio. Per i pochi che non avessero mai avuto a che fare con il mondo strampalato di Belleville, questi libri parlano delle "avventure" di Benjamin Malaussene e dei numerosi fratellini, sorelle, amici, zii slavi, vietnamiti, parenti arabi acquisiti, personaggi strani che popolano le strade del quartiere di Parigi dove appunto la tribù/famiglia vive. Di sicuro, in ogni libro, c'è solo che ci scappa il morto, o preferibilmente i morti... ma non morti semplici, tranquilli e lineari, di vecchiaia, no no. Qui si parla di morti schiantati, esplosi con kili di tritolo addosso, morti trucidati nel peggior modo e molto altro...

E alla fine, la colpa cade sempre su Benjamin.

Ma il bello è che c'è quasi nulla di splatter, o di trash, o di noir (malgrado la suspance sull'intreccio narrativo... quello si)! La confusione della famiglia Malaussène e della vita di Benjamin ha sempre un connotato ironico e comico.

La prima volta, li avevo letti durante un'estate negli anni dell'università. Che dire di quest'autore e di questi libri? come prima cosa, a me piacciono (il ritornarci sopra... tradisce questa preferenza). Come seconda cosa, ci fanno pensare (secondo il mio modestissimo parere) ai nostri "giudizi" sulla vita e sulle persone. Su come la vita sia molto più complessa delle nostre certezze sulle persone e sulle loro scelte di vita.

Fatemi sapere il vostro parere!

martedì 8 febbraio 2011

Acquisti #2

Ebbene si, lo ammetto. Faccio una pubblicità spudorata, lo ammetto, alla Libreria Moderna di Monselice... ma mi sento giustificato dal fatto che fa parte di una "specie in via di estinzione", quindi meritevole di questi appoggi (totalmente... AGGRATIS ovviamente!!!). Dico "specie in via d'estinzione" perchè librerie di questo tipo fai fatica oggi a trovarle anche a Padova. L'accoglienza è ben curata, il "prodotto" libro è trattato come merita, e anche il consiglio al cliente è sempre al posto giusto. Bellissimo secondo me il fatto che ti possa persino capitare di trovare ogni tanto in qualche scaffale qualche vecchio libro ingiallito... e con il prezzo ancora in lire (tutto vero... un Picouly d'annata)!!! Tanti complimenti quindi ai gestori.
Ma veniamo quindi agli acquisti di questa tornata:
  • Ultime notizie dalla famiglia, di Daniel Pennac e con questo ho terminato il ciclo malausseniano.
  • Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Gadda, in una storica edizione (stando al libraio), Garzanti (Elefanti)
A presto!

mercoledì 26 gennaio 2011

La giornata della memoria 2011- Giorgio Perlasca


Vi segnalo queste belle iniziative padovane in occasione per la giornata della memoria 2011: si tratta in questo caso di Giorgio Perlasca, nostro concittadino, "Giusto tra le nazioni" per il suo spendersi e rischiare la vita per salvare 5000 ebrei fingendosi un diplomatico spagnolo a Budapest durante la seconda guerra mondiale. Il commuovente libro qui di fianco - "La banalità del bene" uscito nel 1991- per chi non lo ha ancora letto, narra la sua storia. Veramente interessante e per molti versi direi, incredibile.

Passionaccia - Enrico Mentana

Bel libercolo e ben scritto. Soprattutto per noi "giovani" che possiamo leggere di avvenimenti (degli ultimi 25/30 anni) di cui ricordiamo l'esistenza grazie alla nostra stessa "memoria" personale, e non grazie ai libri di storia (la guerra del golfo, la nascita del TG5, 11 settembre, ecc..). Il libro apre e chiude con la recente discussa attualità, i retroscena dell'auto-licenziamento repentino da Matrix la sera della morte di Eluana Englaro, l'addio a Mediaset in aperto conflitto con l'editore e l'approdo finalmente a La7. In mezzo, tante storie, tanta storia del giornalismo italiano, senza troppi fronzoli, al tempo stesso facile da seguire e capire. Leggendo questo libro, mi è venuto in mente come mi piacerebbe, anche solo per curiosità, leggere il "punto di vista" di Confalonieri... intanto però... lo inserisco negli 11 libri per il 150° dell'Unità d'Italia.

mercoledì 5 gennaio 2011

11 libri per il 2011 - Centocinquantesimo dell'Unità d'Italia

Condivido un'idea che mi è venuta pensando ai festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia.

Siamo soliti ricordare qualsiasi tipo di anniversario, anche i più stupidi, e a volte scordiamo quelli più importanti, quelli che è il caso di ricordare e "celebrare". Non per un rito fine a se stesso, ma per capire meglio chi siamo e di conseguenza per capire meglio anche "dove" vogliamo andare.

Per questo motivo credo che una piccola cosa simpatica che potremmo fare (tra le tante possibili...) è quella di dedicare, tra le letture (e ri-letture) di quest'anno, qualcuna anche che direttamente o indirettamente ci parla di Italia (passata, presente, futura). Non occorre siano letture di tipo "storico", per parlare di Italia in generale si può anche pensare a qualche aspetto particolare.

Ed ecco l'idea: 11 libri per il 2011!!!

Suggerimenti per la mia lista?Attendo le vostre liste... o anche solo qualche idea per completare la mia!

Ecco la mia lista (NB: è in costruzione, e può subire modifiche):

  1. Il bisogno di patria, Walter Barberi (saggio... appena comprato)
  2. Il sentiero dei nidi di ragno, Italo Calvino (romanzo + bellissima introduzione sul neorealismo dell'autore stesso)
  3. Spingendo la notte un pò più in la (saggio e memorie personali, Mario Calabresi)
  4. Sedie Vuote (AAVV, gli anni di piombo visti dalla parte delle vittime)
  5. Lettera a una professoressa (Don Lorenzo Milani)
  6. Passionaccia (Enrico Mentana)
  7. Come mi batte forte il tuo cuore (Benedetta Tobagi)
  8. ...
  9. ...
  10. ...
  11. ...

Acquisti

Stamattina, dopo un giretto alla bellissima libreria Moderna di Monselice, ecco i nuovi acquisti:

- Passionaccia, di Enrico Mentana (BUR), lo tenevo d'occhio da tempo ed è uscita una versione economica, finalmente
- Il bisogno di patria di Walter Barberis (Giulio Einaudi Editore), primo libro di una serie di cui vi farò partecipe in un post prossimo.
- Perchè leggere i classici di Italo Calvino (Oscar Mondadori)

In più, da segnalare sempre nel mondo "libri" (in via indiretta), l'acqusito dell'elemento top della libreria billy, in super sconto, all'IKEA =).

Henning Mankell - Prima del gelo

Non avevo mai letto nulla della cosiddetta "scuola svedese (scandinava)" del giallo, tanto pubblicizzata in questo periodo. Ho approfittato quindi di un regalo, "Prima del gelo" di H. Mankell (Oscar Mondadori, 2007). Il libro più che un giallo è un thriller, infatti il "colpevole" si intuisce fin dalle prime pagine. Per il resto è la storia di una giovane ragazza, Linda Wallander, che esordisce nel suo nuovo lavoro di poliziotta, risolvendo un caso di animali bruciati, corpi mozzati e fanatici religiosi che fanno saltare negozi e persone. La protagonista è la figlia di un commissario, Kurt, più volte (mi dicono) protagonista a sua volta dei romanzi di Mankell. Ovviamente, il rapporto padre-figlia non è dei migliori... altrimenti, mi vien da dire, quale scrittore si sarebbe preso la briga di descriverlo? La trama non è originalissima, ma non si appesantisce troppo e il susseguirsi dei "narratori" nel romanzo lo tiene ben sveglio. Direi, quindi, che il filone "svedese" del giallo è da approfondire.