lunedì 13 giugno 2011

Libera nos a malo


In questo libro Luigi Meneghello esplora, con il consueto humor, la lingua dell’infanzia (la sua infanzia), e con essa gli ambienti, i poveri eroi, i linguaggi dell’epoca: dai mass-media, al fascismo, al latino della Chiesa di allora.
Meneghello è maestro di stile: nei romanzi come nella vita. Partigiano (appartenente al Partito d'Azione), professore universitario, auto-esiliatosi (per 60 anni circa) dopo la seconda guerra mondiale in Inghilterra ad insegnare letteratura italiana.
Dopo essere tornato in Veneto negli ultimi anni di vita (per "motivi personali") muore nel 2007. Risale all'anno prima della morte questa bellissima intervista a "Che tempo che fa" che vi segnalo al seguente link, da cui traspare tutta la sua finezza, riservatezza, educazione, e profonda ironia, doti sempre più rare da trovare.