venerdì 5 agosto 2011

Isaac Asimov - Notturno


Cosa succederebbe se fin dall'alba della civiltà gli uomini non fossero abituati al buio della notte e al luccicare delle stelle? Domanda forse banale per alcuni, ma non per gli habituè della fantascienza. E infatti da questa domanda Isaac Asimov ha ricavato un racconto prima (1941) e un libro poi (1990), scritto a quattro mani con Robert Silverberg.
Romanzo un pò atipico per certi versi, rispetto al "pensiero" asimoviano.
Mi contraddiranno forse i puristi asimoviani, ma ho trovato in questo libro pochi elementi del positivismo (inteso in senso positivo, fiducia nell'uomo e nella sua scienza) tipico di altri cicli, anzi, il finale, è totalmente distante da questo taglio e invece si affida a una specie di "pragmatismo" simil-religioso per governare un'umanità che "naturalmente" tenderebbe verso la divisione e il caos.
Ad ogni modo il libro è consigliatissimo; sicuramente per la prima parte avvincente per il solito (e solido) intreccio misterioso asimoviano, un pò meno per la seconda parte post-apocalittica.

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