Dopo aver letto "Il monastero dei lunghi coltelli" ed esserne stato piacevolmente colpito, ho ordinato online il libro che cronologicamente lo precede, ovvero "La bottega degli errori". Sapevo più o meno cosa mi aspettava a livello di stile e di trama, visto che alcuni elementi erano stati dati durante la lettura del primo libro, senza però guastare la "suspance".
Devo dire però che in parte sono stato deluso, poichè rispetto a "Il monastero dei lunghi coltelli", questo libro è meno brillante, ironico, e anche la stessa trama è meno coinvolgente.
Il mio post precedente su Lindsay lo puoi trovare qui.
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