
Non avevo mai letto nulla della cosiddetta "scuola svedese (scandinava)" del giallo, tanto pubblicizzata in questo periodo. Ho approfittato quindi di un regalo, "Prima del gelo" di H. Mankell (Oscar Mondadori, 2007). Il libro più che un giallo è un thriller, infatti il "colpevole" si intuisce fin dalle prime pagine. Per il resto è la storia di una giovane ragazza, Linda Wallander, che esordisce nel suo nuovo lavoro di poliziotta, risolvendo un caso di animali bruciati, corpi mozzati e fanatici religiosi che fanno saltare negozi e persone. La protagonista è la figlia di un commissario, Kurt, più volte (mi dicono) protagonista a sua volta dei romanzi di Mankell. Ovviamente, il rapporto padre-figlia non è dei migliori... altrimenti, mi vien da dire, quale scrittore si sarebbe preso la briga di descriverlo? La trama non è originalissima, ma non si appesantisce troppo e il susseguirsi dei "narratori" nel romanzo lo tiene ben sveglio. Direi, quindi, che il filone "svedese" del giallo è da approfondire.
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