mercoledì 23 marzo 2011

Come mi batte forte il tuo cuore


Ho letto volentieri questo libro di Benedetta Tobagi che vi segnalo e aggiungo immediatamente agli 11 libri per il 2011. Benedetta è quasi una mia coetanea (1977), ed è la figlia del giornalista Walter Tobagi, assassinato negli anni bui del terrorismo. Benedetta aveva 3 anni quando il papà è stato ucciso, e questo libro racconta il suo punto di vista. E il suo conoscere suo padre nell'unico modo che le è stato dato, ovvero leggendo i suoi articoli, le sue lettere, i suoi lavori.

Pensavo questo, leggendo il libro. Pensavo a Benedetta, a Giovanni Bachelet, a Agnese Moro, a Mario Calabresi e a quella generazione di figli delle vittime delle stragi che quella maledetta stagione ci ha consegnato, dai quali abbiamo grandi testimonianze di senso dello stato e fiducia nelle istituzioni civili.
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venerdì 18 marzo 2011

Sette esperti di SF in cerca di un classico

La fantascienza è uno dei miei generi preferiti, da tempo. Vi segnalo un bello speciale sul portale fantascienza.com. Hanno chiesto ad alcuni esperti di indicare tre classici della fantascienza, da leggere o rileggere, e indicarne le motivazioni.

Immodestamente, ci provo anche io, infilandoci anche qualche "outsider"...

Tra i romanzi Dune di Frank Herbert, Il ciclo della fondazione di Isaac Asimov. Tra i fumetti, La saga dei tecnodroidi del buon Nathan Never bonelliano e, a sorpresa, la trilogia di Xadhoom di PK.

lunedì 7 marzo 2011

Libri usati


In continuità col post precedente, oppure, per qualcuno, in ripetizione, ho comprato a una asta benefica due favole di Pennac, "Abbaiare stanca" e "Lo sguardo del lupo". Sono usati. Hanno un bel giallino che si confonde con il colore dell'edizione Salani (gli Istrici). Dentro a uno dei due ho pure trovato un santino, un'immagine classica di Don Bosco.

Credo che i libri usati abbiano un fascino ...qualcosa in più dei libri nuovi. Faccio eco delle parole dell'incipit di Tre Cavalli, Erri de Luca:

Leggo solo libri usati.
Li appoggio al cestino del pane, giro pagina con un dito e quella resta ferma. Così mastico e leggo.
I libri nuovi sono petulanti, i fogli non stanno quieti a farsi girare, resistono e bisogna spingere per tenerli giù. I libri usati hanno le costole allentate, le pagine passano lette senza tornare a sollevarsi.