In continuità col post precedente, oppure, per qualcuno, in ripetizione, ho comprato a una asta benefica due favole di Pennac, "Abbaiare stanca" e "Lo sguardo del lupo". Sono usati. Hanno un bel giallino che si confonde con il colore dell'edizione Salani (gli Istrici). Dentro a uno dei due ho pure trovato un santino, un'immagine classica di Don Bosco.
Credo che i libri usati abbiano un fascino ...qualcosa in più dei libri nuovi. Faccio eco delle parole dell'incipit di Tre Cavalli, Erri de Luca:
Leggo solo libri usati.Li appoggio al cestino del pane, giro pagina con un dito e quella resta ferma. Così mastico e leggo.I libri nuovi sono petulanti, i fogli non stanno quieti a farsi girare, resistono e bisogna spingere per tenerli giù. I libri usati hanno le costole allentate, le pagine passano lette senza tornare a sollevarsi.
Anche ad Angoli di Mondo se ne trovano un sacco di interessanti. Io recentemente ho preso "Tre uomini in barca" e altri 3 libri.
RispondiEliminaAnche il portafoglio sorride quando si comprano i libri usati. Quelli nuovi sono sempre più cari.
Baci